Terre e luoghi di Bagno a Acqua (Casciana Terme) in un registro del 1495

La cittadina di Casciana Terme nelle Colline pisane è nota per le sue acque terapeutiche utilizzate nel passato e oggi per dar sollievo a malattie croniche e relativamente poco curabili.
In epoche anteriori si chiamava Bagno a Acqua e prima ancora “Aquis”. Ospitò nel medioevo istituzioni di rilievo nella campagna, come una corte, una pieve intitolata a Santa Maria, ora parrocchia di Santa Maria Assunta, e la chiesa di San Martino al Colle documentata nell’VIII secolo e rimasta parte di un agriturismo.
Al tempo delle guerre tra le città toscane il piccolo centro non fu molto penalizzato dal suo isolamento e dalle distruzioni delle milizie. Il “bagno” termale, dopo che subì gravi danni, fu ricostruito e gli abitanti locali, i privati pisani e gli enti religiosi ne usufruirono ancora per molto tempo assieme alla rendita delle numerose terre di proprietà. I primi e i secondi, riguardo alla loro presenza, lasciarono pochi documenti che si dispersero e i terzi, invece, con diligente amministrazione redassero e conservarono le carte che, dopo varie vicende, passarono negli archivi pubblici.
Questi documenti ovviamente sono utili a ricostruire la storia di Bagno a Acqua-Casciana Terme. Ad esempio un registro del 1495 del convento di Sant’Antonio abate dei Servi di Maria di Pisa ricorda ben 72 pezzi di terra qui presenti. In più fa sapere indirettamente come molti nel trecento fossero appartenuti a due ordini ai quali erano subentrati: i Vittorini di Marsiglia che dal 1107 avevano avuto dimora a Sant’Andrea di Chinzica di Pisa e avevano lasciato la città e gli Armeni, fondatori della chiesa di Sant'Antonio abate verso la metà del trecento.
La ragione per la quale l’ordine dei benedettini Vittorini ebbe e/o acquisì le terre datate nel manoscritto prima della metà del trecento non è specificata. In alcuni casi, fu dovuta almeno in parte ai lasciti post mortem dei benefattori, come (forse) il più volte citato Dino speziale della cappella di San Cosimo e Damiano di Pisa.
Interessante, poi, nell’elenco delle terre, è la toponomastica che informa sui nuclei abitativi del 1495 – il Bagno, Mercatale, Petraia, la Pieve – e, tra l’altro, cita pure una “Corte Vecchia” (San Martino da Colle?) e una chiesa antica sconosciuta: San Donato.
Questa toponomastica in particolare, ci sembra, merita di essere riportata e debitamente se ne fa menzione qui sotto, seguendo l’ordine alfabetico dei nomi, segnando tra parentesi i confini rilevanti (escluse le vie generiche) e gli eventuali notai con l’anno espresso secondo lo stile pisano.

Terre e luoghi di Bagno a Acqua nel 1495


Allegroto (sic)(beni di Santa Maria, Caldana)
Arboreto v. Buonriposo
Bagno (presso al), terra con due case, ortale, pergola e frutti (bagno via pubblica mediante); idem con due case, ortale, pergole e frutti (bagno via pubblica mediante) carta di ser Giovanni di Benvenuto da Migliano, 1316; idem con casa (bagno via pubblica mediante, case di Saladino), carta di ser Piero di Bartolomeo di Giovanni da San Pietro, 1302; idem con case, casalino, pergola e frutti (bagno via mediante), comprò Dino speziale “di cui siamo eredi” carta per ser (illeg.), 1317 febbraio; idem con case e orto (bagno, via in mezzo), carta di ser Giovanni di Benvenuto da Usigliano 1317; idem con due case, orto e casalini, carta di ser Vannuccio di Nuto da Campo 1316
Buonriposo, botro mediante (via pubblica del botro, Arboreto, la chiesa di San Martino, Santa Maria del Bagno), carta di ser Ciale di Migliorato, gennaio 1367; idem botro mediante (via pubblica, Arboreto, San Martino), carta di ser Bonincontro di Martino, comprò Dino speziale, febbraio 1322; idem botro mediante (Arboreto, pieve), carta per ser Liopardo, 1323; idem con casa, comprò Dino speziale da Cecco da Fighino, carta di ser Nino da Colle, carta di ser Vanni di Benincasa, 1326; idem, comprò Dino speziale da Mannello da Cascina, carta di ser Vanni di Benincasa, 1324
Caldana v. Allegroto, Giuncaia
Capanne (Sant’Andrea)
Corte Vecchia (botro); idem con casa (San Martino da Colle)
Fica Rugiada (Fica Rugiada, botro di Fontanelle), a livello a Giovanni d’Orso, carta di ser Andrea di ser Fino, 1445; idem (botro di Fica Rugiada)
Fighino terra con casa e casalino e altri frutti
Fontanella (botro)
Fosciana (fosso di Fosciana, badia di Morrona); idem (Poggio di Fosciana, Badia di Morrona)
Giuncaia o Giunchino (badia di Morrona); idem (Caldana, Badia di Morrona); idem nella Villa del Bagno a Giuncaia (mercatale), carta di ser Rico di ser Nieri da Peccioli, 1340 – Le Querciole terra (quasi illegg.) (beni della pieve, cimitero mediante); idem (pieve del Bagno)
Mercatale terra; idem con casa parte scoperta e parte coperta d’embrici (pieve, spedale nuovo); idem (mercatale, botro); idem (mercatale, Muccio tintore), carta di ser Rico di ser Nieri, 1340; idem al Tufo o vero al Mercatale (pieve del Bagno), carta di ser Aringhieri di ser Lotteringo 1325; idem con casa solaiata e chiassolo (Santa Maria del Bagno); idem con casa solariata a due solai e alberi (spedale nuovo), fu di frate Francesco nostro frate; idem con due case chiostra e piazza (beni della pieve); idem, fu di frate Francesco nostro frate; v. anche Giuncaia
Muriccio terra (vigna di messer Opizo Gualandi)
Petraia (via pubblica per la quale si va a Petraia, chiassatello pubblico per il quale si va Pozzuolo), carta di ser Matteo di Romano, 1323; idem con casa pergola e altri frutti, carta di ser Orlando di Bonacosa da Soiana, 1336; idem (via pubblica detta via di Pozzuolo, chiasso pubblico), carta di ser Gherardo di Giovanni Morelli, 1322 marzo; idem (pieve del Bagno), carta di ser Betto di Paganello da Pontedera, 1312; idem con case terrestri (bagno, via mediante, chiasso), carta di ser Arrigo da Ceppato, 1315; idem con casa, pergola e altri frutti; idem con casa solaiata e parte terrestre; idem con ulivi fichi e altri frutti; idem con casa solaiata; idem con ulivi, fichi e frutti, conduce Salvadore dal Bagno, carta ser Nicolaio da Volterra, 1470
Pieve del Bagno terra con casa parte solaiata e parte terrestre, orto, pergola; idem con casa terrestre, orto, pergola con frutti (orto di Bacciomeo di ser Dino speziale e oggi nostro); idem (pieve del Bagno, cimitero); idem (arcivescovado), lasciò al conveto Checa “Barlescie” figlia del fu Dino della cappella di San Cosimo e Damiano
Piano (botro, pieve)
Poggio a Pichi terra parte in comune di Bagno a Acqua e parte in quello di Vivaia (arcivescovado), carta di ser Giovanni di ser Arrigo da Ceppato, 1310; idem (arcivescovado)
Poggio terra (arcivescovado, messer Opizo dei Gualandi)
Ponte di Ferrone terra (pieve, le Colline); idem (pieve, Colline)
Pozzuolo terra (pieve), comprò Dino speziale mano di ser Ugo, 1331; idem (via che va a Petraia, chiassatello di Pozzuolo, arcivescovado), siamo eredi di Dino speziale; donato a Dino per carta di ser Giovanni dal Bagno, 1323
San Donato idem (botro), carta di ser Lemmo di Puccio da Usigliano, 1342; idem (botro), carta di ser Lemmo di Puccio da Usigliano 1342; idem (terra della pieve) fu di frate Francesco
Sangaglia (spedale del bagno); idem la “Fanghaglia” (arcivescovado)
Strada terra (strada)
Tasso terra (mercatale, pieve)
Tufo v. Mercatale

Paola Ircani Menichini, 16 novembre 2023.
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